Torino non dimentica d’esser stata la prima capitale d’Italia, lo ricorda bene infatti, festeggiando i 150 d’unità con grandi feste e novità in tutta la città.
La notte del 16 marzo, infatti, è stata “bianca”: la maggior parte dei negozi è rimasta aperta, musei, mostre e spettacoli itineranti, erano a disposizione di tutti coloro volessero scoprire gli angoli di cultura torinese.
Alla sera, i giochi di fuoco esplosi sul lungo Po, erano accompagnati dalle canzoni di Roberto Vecchioni; è stato proprio allora che mi sono sentito circondato d’amore e d’affetto: la gente tutta a un tratto ha iniziato a stringersi in una calorosa morsa: decine di migliaia di persone unite con l’animo e il corpo.
Nonostante il cattivo tempo, la festa è stata grandiosa, un enorme numero di persone è accorso per festeggiare il compleanno di mamma Italia, mostrando grande spirito nazionalistico e amore per la patria degno del più incallito sostenitore nazionale francese e, anche se negli ultimi tempi le cose in Italia spesso vanno chissà dove, la nostra amata bandiera tricolore, riesce ancora a svolazzare libera nel cielo...
La notte del 16 marzo, infatti, è stata “bianca”: la maggior parte dei negozi è rimasta aperta, musei, mostre e spettacoli itineranti, erano a disposizione di tutti coloro volessero scoprire gli angoli di cultura torinese.
Una folla inimmaginabile s’è riversata nelle vie del centro, tanto che camminare risultava difficile, centinaia di migliaia di giovani, adulti e vecchietti passeggiavano tra gli stand presenti che offrivano le specialità delle province di provenienza in molte piazze del centro. Sono state stimate 150.000 persone solamente in piazza Vittorio Veneto.
Alla sera, i giochi di fuoco esplosi sul lungo Po, erano accompagnati dalle canzoni di Roberto Vecchioni; è stato proprio allora che mi sono sentito circondato d’amore e d’affetto: la gente tutta a un tratto ha iniziato a stringersi in una calorosa morsa: decine di migliaia di persone unite con l’animo e il corpo.
La scena era cosi intensa da far mancare il fiato; ma occhio, non è solo spirito nazionalista, è stato letteralmente fisica la mancanza di fiato: a un certo punto, dopo i fuochi, la gente, dal lungo Po’, s’è riversata verso piazza Vittorio, tutta insieme, neanche il più indisciplinato gregge di pecore si è mai trovato in una situazione del genere.. Mancava poco per arrivare in piazza quando si è creata una situazione di stallo: non si poteva andare né indietro né avanti, per circa 15 minuti non ci si poteva spostare di un millimetro, nonostante i forti spintoni, la massa di carne umana era cosi densa da occupare ogni millimetro della via, si sarebbe potuto camminare sulle teste della gente senza perdere l’equilibrio.
Si stava cosi stretti che spesso lasciavo l’equilibrio e mi appoggiavo alla gente, nessuno si lamentava o notava la differenza.
Il giorno dopo, giorno 17, la festa è continuata, un’altrettanto enorme numero di persone affollava l’ex capitale, però, e con grande disappunto e dispiacere, il palcoscenico allestito in piazza Vittorio dove si sono esibiti cantanti di tutta Italia la sera prima, stava per essere smontato, in compenso, l’enorme scultura di cioccolato di 14 metri, rappresentante l’Italia e le sue attrazioni più importanti, era ancora in bella mostra in
Il giorno dopo, giorno 17, la festa è continuata, un’altrettanto enorme numero di persone affollava l’ex capitale, però, e con grande disappunto e dispiacere, il palcoscenico allestito in piazza Vittorio dove si sono esibiti cantanti di tutta Italia la sera prima, stava per essere smontato, in compenso, l’enorme scultura di cioccolato di 14 metri, rappresentante l’Italia e le sue attrazioni più importanti, era ancora in bella mostra in
Nonostante il cattivo tempo, la festa è stata grandiosa, un enorme numero di persone è accorso per festeggiare il compleanno di mamma Italia, mostrando grande spirito nazionalistico e amore per la patria degno del più incallito sostenitore nazionale francese e, anche se negli ultimi tempi le cose in Italia spesso vanno chissà dove, la nostra amata bandiera tricolore, riesce ancora a svolazzare libera nel cielo...