Turin-Sahara, cosa farò?

Come ho sempre pensato, e come è stato dimostrato, voler stabilire un itinerario è impossibile, nonché cosa da allocchi.
Solo chi non sa viaggiare può avere la pretesa di poter stabilire delle tappe, avere il potere di forzare il destino insomma. Come potrei mai sapere, prevedere o immaginare quali posti visiterò ogni giorno? In un viaggio di due mesi è ovvio che qualcosa vada storto, e ben venga. Se non posso forzare il destino posso almeno accontentarmi di sfidarlo?



Partirò da Torino, il 10 Luglio se tutto continua ad andare bene.
Giorno 11 Luglio, alle 13,45 e 32 secondi arriverò a Cuneo, precisamente nella piazza dove c'è la statua; alle 14 e 22, dopo aver pranzato con 122g di pane con 44g di prosciutto crudo-senza grasso- non si sa mai mi strozzo, salirò sulla mia bici con un'inclinazione di 12° così da non ribaltarmi su un lato.
Divertente si, ma ora basta, eppure di "viaggiatori" così se ne trovano tanti, che si preoccupano più di stilare un elenco di tappe che di godere dell'avventura e del viaggio stesso. Sinceramente non mi interessa niente né di arrivare né di partire, beh, quello in realtà si. E' come dicevo prima: non posso pretendere che il futuro sia esattamente come si vuole,  mi basta sapere di avere le forze per poter continuare a curiosare per l'Europa e per il Nord Africa in sella alla mia bici.
In realtà non so che strada farò, potrei passare per le montagne, andando verso Limone o andare subito verso il mare allungando un pochino verso la Liguria.
Sicuramente andrò da qualche parte verso ovest, Francia del Sud eccetera eccetera fino alla Spagna e poi ancora a sud verso Gibilterra. Ecco, un itinerario più dettagliato di questo è impossibile da fare.
In Marocco mi terrò sulla costa ovest affacciata sull' Atlantico, mi avventurerò nell'entroterra solo qualche volta credo, ma vi farò sapere quando lungo la strada avrò preso una decisione, se mai la prenderò.


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