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Giorno 15. Il mio sogno è oggi.

Ed eccomi qua, a 22 anni compiuti, con migliaia di chilometri alle spalle e altrettanti chilometri di pagine con storie da raccontare. Storie, alcune delle quali, non usciranno dal mio passato per il resto della mia vita.
Sono sdraiato su un comodo letto in una casa qualunque di Barcellona, in una via alberata che non avevo mai visto prima. Sono sdraiato qui e mi chiedo come ci sia finito.

Le pareti sono bianche e dalla finestra entra un venticello fresco; le coperte sono blu. Se non vedessi la strada dalla finestra potrei credere di essere in Grecia.
Sono in casa di amiche conosciute lungo il Cammino di Santiago, qualche anno fa. Ma tu guarda la vita.
Barcellona di certo non è il posto migliore per starsene seduti -o sdraiati- a scrivere, ma dopo due settimane e mille chilometri in bici, se una tappa di riposo, se non la cosa migliore che ti possa capitare, è di sicuro incredibilmente rilassante. Il problema è che fai presto ad abituarti alla civiltà. Basta un giorno in una via piena di persone e di negozi che ti dimentichi com'era, fino al giorno prima, pedalare sotto il sole cocente lungo una salita impervia in una strada senza nome.
Barcellona sarebbe un bel posto, se non fosse per la gent
e che sta male lungo le strade e che porge le mani elemosinando ai turisti distratti qualche moneta. Sarebbe un bel posto se il cielo di sera non fosse arancione.
Di sicuro è un posto pieno di vita. Pieno di italiani. Pieno di ragazze che sculettano per le carreras e le calles.
Non sono stato alla rambla. Di certo non è quello che mi interessa in questo momento.

Perchè dovrei andare alla rambla se il mio sogno è sempre stato quello di viaggiare e vedere posti nuovi. Che cosa mi lascerebbe il ricordo di una via piena di gente, come ce ne è in tutto il resto del mondo, che passeggia senza meta tra altra gente che non aspetta altro che il momento per sottrar loro qualcosa, fosse anche uno sguardo.
Perchè dovrei essere in qualsiasi altro posto del mondo se scrivere di viaggi in una qualche camera anonima dopo una qualche giornata interessante è sempre stato il mio sogno? Il mio sogno è sempre stato quello di non sapere cosa avrei fatto il giorno dopo. 

Il mio sogno è oggi e, se domani l'unica certezza che avrò sarà quella di non sapere cosa farò il giorno dopo ancora, il mio sogno continuerà.



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