Ah, sì, al giorno del mio compleanno. Che bel giorno.
L'ultima volta che sono riuscito a buttar giù qualcosa era il giorno prima del mio compleanno, ma il post del giorno del mio compleanno non narra il mio viaggio, ma solo quello che è successo prima del giorno del mio compleanno.
Vi avevo parlato di Jeff? il ragazzo olandese che gira in bici e col quale abbiamo inseguito le galline e girovagato per Nizza e dintorni di notte...
Ah, ma quello era nel giorno prima del mio compleanno; pazienza, passato. Magari ne parlerò più avanti.
Giorno 6. Beccati questa -vacanza.
Il sesto giorno non è successo niente di speciale, oltre al mio compleanno. Mi sono regalato un giorno di permesso. Ho pedalato solo per 33 Km da un posto dopo Nizza a un posto dopo Cannes. Non sto a scrivere i nomi perché non solo non li ricordo, ma li scriverei in modo errato.
Giorno 7. Il ritmo nel sangue.
Dopo sette giorni in viaggio, una settimana tanto per essere chiari, ho finalmente l'impressione di essere in viaggio. Sto iniziando a capirlo poco alla volta. Con calma, del resto chi è che ha fretta; a me piace scrivere mentre sono in viaggio e a voi deve piacer leggere, altrimenti che scrivo a fare? La solita questione dell'albero che cade in mezzo alla foresta. Varrà anche per le pinete di Saint Tropez?
La scelta di affrontare la "pista panoramica" mi costringerà ad allontanarmi dalla civiltà per poi ritornarvi a Saint Tropez e riuscirvi poco dopo. E' andata più o meno così:
La mattina, visto il precedente giorno di riposo, ero bello fresco. In tutti i sensi.
Mi aspettano all'incirca una sessantina di chilometri o poco più. Volevo arrivare a Saint Tropez, non so neanche io per quale motivo (nella mia testa mi dicevo che era per fare dei video) passando da Frejus (che credevo fino a poco tempo fa si trovasse tra le montagne, visto che a Torino mi pare di aver visto le indicazioni per tale posto; allora se è così lontano, perché non mettere Nizza o Cannes? Che ha in più Frejus? Non è che ce ne è un altro? Boh!)
Per mia ()fortuna, invece di percorrere la breve strada che taglia per le montagne, decido di fare la costa. Ottima scelta, costa quel che costa.
Sapevo di allungare di qualche chilometro, ma non avrei mai immaginato di perdermi per le cliffs rocciose per due giorni.
Inizio a pedalare sotto un sole cocente tra un sali e un scendi: il problema è che gli scendi vanno in fretta mentre i sali, so cacchi.
Pedalo per tutta la mattinata con a sinistra il mare e a destra una scogliera rossastra. Per tutto il mio viaggio, fino a Gibilterra il mare lo vedrò a desta e il sole, al mattino sarà dietro di me. Se per più di qualche ora la situazione sarà diversa, vorrà dire che ho sbagliato qualcosa.
Non posso farla tanto lunga, scriverò tutti i dettagli e le cose più divertenti in un altro momento (ed è qui che inizio a pubblicizzare il mio libro).
Verso sera, stanco e stremato arrivo nei pressi di St. Tropez; è qui il primo contatto con la civiltà. Per me questi sono tutti posti visti e rivisti, ma l'impressione che ho quando arrivo a St. Tropez è sempre la stessa. Si respira la stessa aria di Montacarlo, forse solo un po' meno esagerata.
Da quelle parti è difficile trovare un buon posto dove dormire liberamente la notte per cui decido di puntare su un campeggio. 33€ il prezzo minimo, 40€ il massimo, ma mi sono stancato presto di cercare e di chiedere, avevo già capito la solfa.
L'unica cosa che potevo fare era allontanarmi di qualche chilometro da St. Tropez. Mi sono ritrovato quindi in una strada sconosciuta e anonima persa nella penisola.
Alla fine ho dormito in una spiaggia con vista Saint Tropez. Cosa che i vacanzieri della già citata cittadina non valutano neanche.
Et voilà, giorno 8 e siamo apposto.
La giornata inizia molto male, cosa solita da queste parti.
Vi avevo detto che ho dovuto comprare un materassino di quelli che usano i bambini a mare? No? e vabbe, se scrivo proprio tutto da qui non ce ne andiamo più, e poi chi lo legge il libro. Vabbé, oramai l'ho scritto.
Ho dovuto comprare il materassino di cui sopra perché pensavo che la leggera stuoia sarebbe stata più che sufficiente. Mi sbagliavo clamorosamente, perché nel valutare la scelta, non ho tenuto conto che stavo per partire per il Sahara e non ritornavo in Islanda dove dormivo quasi sempre su letti di licheni. Qui il terreno è duro come la pietra, non ci sono neanche i prati.
Prima di comprare il materasso passavo le notti in una posizione sola perché se mi giravo di lato picchiavo il fianco sul terreno.
Il problema è che nonostante il materassino, la mattina del giorno 8, mi sono svegliato con un dolore lancinante alla schiena, dolore che ho ancora ora. Dolore forse da imputare al mal corretto gonfiaggio del suddetto materassino.
Comunque.
Passo la mattinata cercando di capire dove mi trovo. So solo che attorno a me ci sono pini e che sono su per una collina, sempre un continuo sali-scendi. Non passano macchine e non vedo altro che colline e pini. L'unica cosa che potevo fare era seguire la strada senza tornare indietro.
Dopo circa una ventina di chilometri di brancolare nel buio, arrivo in un paese. De la Croix o qualcosa del genere. Percorrendo ancora una strada in discesa sarei arrivato al mare. Ed eccomi lì, venti chilometri dopo.
Passo la giornata cercando di raggiungere una strada un po' più importante per non dover fare sali e scendi e non dover arrampicarmi su per i tornanti allungando di chilometri e chilometri. Passo la giornata cercando una strada un po' più importante e la trovo a sera, 6o Km più in là, a Toulon.
La deviazione è stata una manna: i posti che ho visto non li dimenticherò quando pedalerò lungo strade più veloci e meno panoramiche. Lo rifarei altre cento volte perché, anche se ho quasi perso questi 3 giorni, la gioia di allontanarmi dal traffico e dalle persone mi hanno dato la possibilità di pensare ai fatti miei per un pochino. Del resto, a chi importa se arrivo giorno 20 o giorno 23 dove devo arrivare?
Ah, ho superato i 500Km :)
Dati, di questi 3 giorni:
212 Km percorsi in 16h
501 Km da TorinoChe ne diresti di leggere un altro articolo a caso del blog? Potresti trovarlo interessante!