Vivo al massimo. Perché viaggio?

Metto una foto dove sembro
soddisfatto e con uno sfondo figo.
 Sono un figo

Vivo al massimo. Oggi mi ripropongo motivational speaker. O forse condivido una mia paura, vi spiego:
Immaginatevi in un momento qualsiasi della vita, qualsiasi basta che sia un momento dal quale non si può tornare indietro, vi spiego meglio:
state camminando per il centro, soliti negozi, mille persone, solita gente; pensate di aver dimenticato di comprare il caffè, un pensiero inutile, come molti altri che fate durante la giornata e come i pensieri di tutte le persone del mondo.
Ad un certo punto, tra un momento e un altro pensate di essere stanchi di quello che studiate, del vostro lavoro, della città che avete scelto, delle persone che frequentate e vi chiedete: sono felice? che minchia ho combinato della mia vita?
Scrivo questo per evitare che qualcuno in un futuro possa trovarsi in una situazione del genere, per far aprire gli occhi a qualcun altro, ai miei coetanei, a me stesso; e chissà magari sono nel giusto.
Non so cosa sia la felicità, forse la felicità non esiste; quello che io faccio mi permette di arrivare a livelli di felicità sempre più alti- tra tutti i bassi lungo la strada, però so che se sono felice sono sulla strada giusta.
L'importante non è essere viaggiatore, manager o il più figo del mondo, l'importante è sapere di aver vissuto quello che si vuole; non bisogna lasciare il lavoro per farlo, cambiare paese o vita, l'importante è capire se ogni momento che si vive è adatto a se stessi, capire che la propria strada è quella che ti indica il cuore. Distraiti, perché se sei distratto stai seguendo il cuore.
Se sono arrivato a 23 anni a guardarmi alle spalle e a sorridere di tutte quelle poche cose che ho fatto, sono quasi sicuro che quando quel giorno arriverà, quando camminerò per strada potrò dire: beh, vado a comprare il caffe, tutto il resto è così come l'ho voluto.
Forse qualche simpaticone ha già usato la frase che sto per scrivere per vendere delle scarpe ma: "il momento giusto è adesso".
Non credo ci sia bisogno di spiegare meglio il concetto, è una cosa personale e... a buon intenditore.

P.S.: io non bevo caffe, mi fa sentire male, sovraeccitato e mi fa venire le palpitazioni.
E forse non rispondo alla domanda del titolo. Perché viaggio? Perché è quello che mi fa sentire bene, e basta così. Lo stesso vale per i video.

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