Partii una calda domenica di luglio.Ricordo che era l'ormai lontano 2011.
Il mio viaggio sarebbe stato tanto semplice, nell'idea, quanto interessante e al avventuroso.
Turin-Iceland, da Torino all'Islanda in bicicletta
Facciamo un piccolo passo indietro, solamente per capire meglio le ragioni di questo nuovo viaggio:
Introduzione
Nell'estate 2010, quando ho attraversato l'intera Spagna del nord, dai Pirenei fino all'oceano Atlantico, ho avuto la possibilità di stare leggermente a contatto con la natura, poter pensare in libertà e soprattutto sentirmi in libertà. Tuttavia, questo non è bastato.
Essendo l'uomo, una creatura che non s'accontenta mai, anche quando ha tutto, o quasi (vedi Cammino di Santiago), in quei momenti, ho comunque sentito il bisogno di qualcosa di più, di spingermi un po' oltre solamente un po', nonostante circa 700Km percorsi lontano da qualsiasi città.
E' così nata l'idea di questo viaggio, beh, non proprio perché all'inizio volevo andare in Marocco in bici, ma si sa che la perfezione si raggiunge col tempo, e così fu, o quasi...
Inizialmente, mi sarebbe bastato andare solamente nell'Isola più famosa dell'atlantico, ma col tempo, la voglia d'allungare il viaggio ha preso sempre più piede, spingendomi ad attraversare mezza Europa prima di imbarcarmi da Copenaghen per la meta vera e propria.
Prima partenza
Partii, come dicevo prima, una calda domenica di Luglio, era il 17 per la precisione, e la gioia della partenza ha preso il sopravvento su tutto, su molte cose che avrei dovuto fare o sui alcuni piccoli problemi che mi perseguitavano, ma che avrebbero aspettato fino al mio rientro.
Questa storia è piena di "tuttavia".
Tuttavia, tra tutti i problemi e gli impegni, ce n'era uno di cui mi ero proprio dimenticato, ma che non potevo proprio lasciare in sospeso: l'iscrizione all'università.
Dopo circa 70 Km e un giorno in strada, l'emozione e la felicità dell'essere in viaggio non vennero smorzati, poiché parti il giorno seguente, dopo aver sistemato in parte le cose.
L'emozione e la felicità d'essere in viaggio non furono smorzati, anzi, la foga e il desiderio di allontanarmi dal posto dove passo la maggior parte dell'anno, mi hanno spinto a circa 120 Km di distanza dal punto di partenza, comportando una serie di problemi... ma vediamo insieme la mia attrezzatura.
La bici con ancora le ruote da strada |
La bici e l'attrezzatura:
seppur fosse l'elemento principale di questo mio viaggio e sebbene non ne avessi una, non ho sentito il bisogno di provvedere a questa mia deficienza con una bici professionale, o che almeno sembrasse tale...
La bici infatti, è stata acquistata ai grandi magazzini, per la modica cifra di 200€; ciononostante, non mi ha mai dato nessun problema.
L'unica nota negativa è il peso, che a "secco"è di circa 15 Kg.
L'itinerario:
Da Torino fino a Copenaghen, l'impresa non è niente di eccezionale, è bastato attraversare le Alpi, dal passo del Brennero l'Austria, la Germania e la Danimarca fino a Copenaghen, da dove è partito l'aereo che mi ha portato in Islanda.
In Islanda ho percorso il periplo dell'isola: da Keflavik in senso orario per Reykjavik, Þingvellir, Geyser e Dettifoss, poi su per la pista di Kjolur (F35) e Akureyri, Myvatn e finalmente a sud a Jokulsarlon, Kirkjubaerjarklaustur e nuovamente Reykjavik. 1100Km circa in paesaggi strepitosi